Ionoforesi

La ionoforesi utilizza corrente continua che varia da 5 a 10 milliampere ed è prodotta da un generatore che la trasmette attraverso due elettrodi.

Questi ultimi vengono posizionati a contatto con la cute della regione in cui verrà somministrato il farmaco.
Un elettrodo è posizionato sul punto in cui si vuole effettuare la somministrazione, mentre l’altro elettrodo è posto nelle vicinanze.

Affinché sia sicura la penetrazione del farmaco, la zona da trattare deve essere prima ben pulita e sgrassata, rimuovendo lo strato più esterno delle cellule morte dell’epidermide.

La durata di una seduta, solitamente, è di circa 20-30 minuti.

Il primo vantaggio è quello di evitare l’assunzione di farmaci per via orale che provocano sicuramente effetti collaterali più o meno marcati al fegato, allo stomaco, ai reni, ecc.

Il secondo vantaggio è quello di andare a curare direttamente le zone interessate dalle affezioni dolorose (algie) derivanti da artrite, artrosi, sciatica, lombalgia, cervicale, strappi muscolari, e patologie come la cellulite e l’adiposi ottenendo un rapido risultato.

Questa terapia è controindicata nei casi di:

• portatori di pacemaker o impianti cardio-defibrillatori;
• lesioni della cute;
• neuropatie multiple;
• aritmia cardiaca;
• epilessia;
• gravidanza.